La psicoanalisi, contrariamente a quanto comunemente si pensi, possiede solide basi scientifiche. In altre parole, la teoria psicoanalitica si fonda su premesse scientifiche condivise e verificabili, confermate anche dalle più recenti ricerche neurofisiologiche. Il confronto con altri metodi terapeutici è stato in passato complesso a causa di una differenza significativa tra la psicoanalisi e altre metodologie psicoterapeutiche, come quelle cognitive comportamentali. Mentre queste ultime sono focalizzate sulla risoluzione del sintomo, le terapie psicoanalitiche concentrano il loro intervento sull’intera personalità (Nilsson e altri, 2007). In questo trattamento, l’obiettivo percepito e raggiunto dalle persone è spesso quello di affrontare dal punto di vista psicologico le verità fondamentali dell’esistenza umana, la propria relazione con gli altri, con la società, e le difficoltà nel gestire le ambivalenze dell’amore e dell’odio, della vita. Ovviamente ciò non implica che il cambiamento ottenuto dai pazienti in trattamento cognitivo-comportamentale (così come presumibilmente per altri tipi di psicoterapia) non riguardi l’intera personalità. Anzi, è probabile che insieme alla risoluzione sintomatica vi sia comunque una riorganizzazione complessiva della personalità dell’individuo e un miglior funzionamento globale. Tuttavia, mentre nelle terapie psicodinamiche questo è esattamente lo scopo, nelle terapie cognitivo-comportamentali la riorganizzazione della struttura di personalità può essere più un effetto indiretto che un obiettivo. E comunque questi sono chiaramente solo i risultati della percezione dei pazienti. In tal senso, la psicoanalisi ha una pluralità di scopi che sono stati sinteticamente identificati nella letteratura classica sul tema:
- Psicoanalisi come terapia
- Psicoanalisi come processo di conoscenza – Secondo la psicoanalisi, la scoperta del proprio mondo inconscio, cioè di parti di sé non note né immediatamente accessibili, conduce a una maggiore consapevolezza di se stessi e del proprio modo di essere, garantendo all’individuo una maggiore e più ampia libertà di scelta circa il proprio destino.
- Psicoanalisi come maturazione – Il trattamento psicoanalitico è un’esperienza profonda della propria vita interiore, dei sentimenti e delle emozioni che la animano, e questo induce inevitabilmente una maturazione. In quest’ottica, gli analisti tendono a favorire progressi verso l’individuazione (Jung), l’emancipazione (Adler), la verità (Lacan).
L’efficacia della psicoanalisi: le prove empiriche di Shedler Più recentemente, le ricerche di Shedler (2010), professore di Psichiatria presso l’Università del Colorado (USA) e direttore del servizio di Psicologia dell’ospedale psichiatrico universitario, hanno riportato all’attenzione degli studiosi e degli psicoanalisti l’importanza della conduzione di studi rigorosi nel campo delle terapie psicodinamiche.
I risultati dello studio di Shedler hanno dimostrato che, nonostante le difficoltà intrinseche alla ricerca sui risultati della psicoanalisi, si possono comunque condurre studi sistematici di grande rilevanza e di ampie dimensioni. Lo studio è stato infatti condotto su più di 1.400 pazienti e la meta-analisi ha riguardato oltre 160 ricerche su terapie psicodinamiche e altre forme di terapia, incluse le terapie farmacologiche.
La psicoanalisi a lungo termine si è dimostrata persino valida in confronto ad alcuni trattamenti farmacologici. Oggi possiamo affermare che le prove empiriche dell’efficacia delle terapie psicodinamiche sono molto robuste, anzi, confrontando le dimensioni degli effetti terapeutici, in questa ricerca le terapie psicodinamiche si dimostrano particolarmente efficaci nel lungo periodo rispetto ad altre forme di terapia, con miglioramenti che continuano anche dopo la fine della terapia, esattamente come teorizzato nella teoria psicoanalitica, sia nei disturbi depressivi che nei disturbi d’ansia.
Contrariamente ad un pregiudizio diffuso sulla scarsa validazione scientifica delle psicoanalisi, l’efficacia della psicoterapia psicoanalitica è stata più volte verificata e misurata: la dimensione del risultato (effect size) della psicoterapia psicoanalitica è grande almeno quanto quella di altre psicoterapie. Inoltre, è stato dimostrato che i risultati di una psicoterapia psicoanalitica persistono dopo la fine del trattamento e tendono a migliorare nel tempo.
Giusto per avere dei riferimenti sull’efficacia della psicoterapia: la effect size delle varie psicoterapie per diversi disturbi varia tra 0,73 e 0,85 (nella ricerca in medicina e psicologia un risultato di 0,8 è un grande risultato, un risultato di 0,5 è considerato un risultato moderato, mentre al di sotto di 0,2 è un risultato piccolo) mentre la effect size degli antidepressivi varia tra 0,17 e 0,31. Tra le differenti forme di psicoterapia, quelle cognitivo comportamentali o simili hanno una effect size che varia tra 0,58 e 1,0, mentre per le terapie psicoanalitiche (o psicodinamiche in generale) varia tra 0,69 e 1,8 (Tabella effect size psicoterapia). Per approfondire le fonti e le analisi a supporto, e per valutazioni comparative tra efficacia della psicoterapia ed efficacia degli psicofarmaci, nonché per una comparazione tra la psicoanalisi e altri approcci terapeutici, si veda uno degli studi più completi a riguardo: Shedler 2010.
Bibliografia e letteratura Bateman e Fonagy (1999). “Effectiveness of partial hospitalization in the treatment of borderline personality disorder: a randomized controlled trial” – (Am. J. Psychiatry,). Anderson, E. M., & Lambert, M. J. (1995). “Short-term dynamically oriented psychotherapy: A review and recta-analysis.” (Clinical Psychology Review) Leichsenring, F & Rabung. S (2008). “The effectiveness of long-term psychodynamic psychotherapy: a meta-analysis.” – Journal of the American Medical Association (JAMA). Nilsson, Thomas; Svensson, Martin; Sandell, Rolf; Clinton, David (2007,2008) “Patients’ experiences of change in cognitive-behavioral therapy and psychodynamic therapy: a qualitative comparative study.” (Psychotherapy Research). Shedler, J. (2010). “The efficacy of psychodynamic psychotherapy.” (American Psychologist). Tradotto in Italia: L’efficacia della terapia psicodinamica (Psicoterapia e Scienze Umane, 2010, XLIV, 1: 9-34). Bazan, Ariane; Van Draege, Kim; De Kock, Liesbet; Brakel, Linda A. W.; Geerardyn, Filip; Shevrin, Howard (2012). “Empirical evidence for Freud’s theory of primary process mentation in acute psychosis.” (Psychoanalytic Psychology)